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Il socio Fondatore Mario Grasso

Il Centro Studi Panormita di Operatività Letteraria e Artistiche nasce da un’idea della scrittrice palermitana Laura Rizzo e del poeta Mario Grasso, a seguito delle collaborazioni con il catanese gruppo CIAI (Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane) e con la rivista letteraria Lunarionuovo, fondata e diretta dallo scrittore Mario Grasso.

Il proposito è insieme quello di sfatare il mito della storica conflittualità tra Palermo e Catania, da un lato, e di poter dare identità istituzionale a una realtà operativa su tutto il territorio siciliano in una ottica di sinergie, dall’altro.

La Presidente

Laura Rizzo, nata a Roma da genitori siciliani, è poi vissuta a Palermo nella cui Università si è laureata in giurisprudenza. Iscritta all’albo speciale degli Avvocati ha cominciato a lavorare presso il Banco di Sicilia ricoprendo cariche dirigenziali. Passata a Unicredit, ha ricoperto cariche ai vertici in ambito nazionale nel reparto legale con mansioni di supervisione della attività legali. Interessata da sempre alla informazione letteraria, ha dedicato e dedica il proprio tempo libero alla operatività culturale e alla scrittura.

Ha pubblicato il saggio “Nel segno dell’Etna” e un’inchiesta sul mondo femminile delle donne siciliane emergenti in tutti i settori, “Che donna la Sicilia”. Due libri di narrativa: i racconti “Pepite di Palermo” e “Le donne con Gesù”, libera interpretazione delle figure femminili protagoniste dei Vangeli. Nel 2021 ha partecipato al saggio “Trieste Giardino delle Esperidi” in collaborazione con Mario Grasso e Giulia Letizia Sottile. È collaboratrice delle pagine culturali del quotidiano La Sicilia, dove saltuariamente scrive di critica letteraria.

I soci

Marcella Argento

Marcella Argento, medico chirurgo, è nata e vive a Catania. L’interesse per gli studi umanistici in parallelo a quelli scientifici le stimola l’operatività culturale e la creatività, con opere letterarie come il recente romanzo metà prosa e metà fumetto “San Giuda”. Tra le opere di narrativa, citiamo i romanzi “Victimae e Chimaira. Importante la corposa raccolta di 24 interviste a personalità illustri del mondo della cultura, intitolata “Visite domiciliari”. E’ anche  socia effettiva del gruppo C.I.A.I. (Convergenze intellettuali e artistiche italiane)   È inoltre incessante il suo impegno in difesa dei diritti degli animali.

Stefania Calabrò

 Stefania Calabrò è tra i componenti dei soci fondatori dell’Associazione CESPOLA, ha collaborato con Lunarionuovo, la pagina culturale del quotidiano La Sicilia e con Ventiquattrore Avvocato (Il Sole 24 Ore). Precedentemente in carriera d’ avvocato, è attualmente funzionario dello Stato.

Vladimir Di Prima

Vladimir Di Prima è nato a Catania nel 1977. Fa il suo esordio con la silloge di poesie La teoria della donna fumante (ed. Greco 1999). Nel 2002 si aggiudica il primo posto al concorso nazionale di poesia “Sandro Normanno”. Sempre nel 2002 pubblica il suo primo romanzo Gli Ansiatici, living in the pool (Prova d’Autore editore).

Oltre alla poesia e alla narrativa, Di Prima coltiva un’altra grande passione: il cinema. Nel 2005 gira “Shalev Hu Haiam”, un cortometraggio che vede, tra gli altri, l’attore mito di una certa Sicilia che non c’è più, Lando Buzzanca, e poi Lucio Dalla e i poeti Mario Grasso e Giancarlo Majorino.Nel 2007 torna alla narrativa col libro Facciamo silenzio (Azimut editore). Nel 2011 legge un poema sperimentale in occasione del Lucio Dalla & Friends. Nel 2014 torna al romanzo con Le incompiute smorfie (Meligrana Giuseppe editore) e nel 2015 con la raccolta di aforismi Pensieri in faccia (Algra editore con prefazione di Arnaldo Colasanti).

Ma il libro che lo rende uno scrittore non più alle prime prove, ma con un suo stile riconoscibile, è Avaria (A&B Editrice), la storia di Morando, un quarantenne ancora con dei sogni incompiuti nel giornale in cui lavora, che finirà in un crescendo di novità e colpi di scena.

Poi arriva La banda Brancati, il romanzo rivelazione di Vladimir Di Prima (A&B Editrice, 2021)

Di recente  a San Mauro Castelverde  in provincia di Palermo, ha ultimato le riprese di un docufilm che, attraverso una struttura narrativa mirata a esaltare scorci e panorami mozzafiato, valorizzerà molto il piccolo centro madonita. La storia è scritta dal regista Vladimir Di Prima e si ispira in parte a una delle novelle del volume “Karsa– racconti di vita siciliana(1969) di Mauro Turrisi-Grifeo, giornalista maurino de L’Ora di Palermo. Tra i protagonisti c’è un attore d’eccezione: è il giornalista Marino Bartoletti. Riflettori puntati anche sul promettente palermitano Giuseppe Lo Piccolo .

Contemporaneamente è stato pubblicato il romanzo “ Il buio delle Tre “ un vero capolavoro, candidato al Premio Strega 2024.

Francesco Foti

Francesco Foti è nato a Giarre (CT) nel 1979. Laureato in Farmacia. Cantautore, paroliere, poeta e cultore del siciliano. È socio effettivo del Gruppo C.I.A.I. – Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane. Da marzo 2015 cura la rubrica “Orologio con cuculo” per la prestigiosa Rassegna di Letteratura Lunarionuovo.

Ha pubblicato: due sillogi di poesia in dialetto etneo, Afotismi (Ed. Prova d’Autore, 2009) e Jettu uci senza vuci (ibidem, 2013). Diverse pubblicazioni in collettiva, tra letture critiche, racconti e studi critici (tra cui si ricorda: La pittura di Pietro Barcellona: pop e contatti interrotti per interposizione in Su Pietro Barcellona, ovvero, riverberi del meno (Ed. Prova d’Autore, 2015).

Ha all’attivo cinque singoli: L’uomo nero (2013), Tàn Tàn Tàn (2016), Renzo il torbido (2017) e La libreria dell’alchimista (2019), Il cuore si scioglie, l’amore gocciola (2022).

Nelle vesti di autore ha firmato per Alessandro Canino le canzoni L’amore è amore e Sarai presenti nel disco Io (Ed. ROS Group, 2013).

Diversi i riconoscimenti dalla critica musicale tra i quali: Premio “Il Gabbiano d’argento” per “L’uomo nero”, Catania, 2006; “Premio Miglior Testo” per “L’uomo nero” al IX° Lennon Festival, Belpasso (CT), 2007. “Premio alla Musica” alla 2ª Ed. del Premio Vittorio Ribaudo, Augusta (SR), 2017.

Sito Internet: www.francescofoti.net

Maria Carolina Schifani

Giulia Letizia Sottile

Giulia Letizia Sottile è nata e vive a Catania, dove ha compiuto gli studi e ha conseguito la maturità classica. Laureata in Psicologia e abilitata alla professione di psicologo, docente negli istituti superiori, non ha mai abbandonato l’impegno in ambito letterario. Ha esordito nella narrativa nel 2013 con la silloge di racconti intitolata “Albero di mele” (ed. Prova d’Autore, con prefazione di Mario Grasso). Seguono il racconto in formato mini “Xocò-atl”, in omaggio al cioccolato di Modica; il saggio di psicologia “Il fallimento adottivo: cause, conseguenze, prevenzione” (2014); le poesie “Per non scavalcare il cielo” (2016, con prefazione di Laura Rizzo); il romanzo “Es-Glasnost” (2017, con prefazione di Angelo Maugeri); il saggio “SUL CONFINE: il personaggio e la poesia di Alda Merini” (2018), in seconda edizione l’anno seguente col titolo “SUL CONFINE: studio psicoanalitico sul potere della scrittura nel caso di Alda Merini”, il saggio “Martoglio e il D’Artagnan: preludio di un genio” e “Trieste giardino delle Esperidi: omaggio alla città” (coautrice insieme a Mario Grasso e Laura Rizzo). Sue poesie sono state accolte in antologie nazionali tra cui “PanePoesia” (2015, New Press Edizioni, a cura di V. Guarracino e M. Molteni) e “Il fiore della poesia italiana. Tomo II – I contemporanei” (2016, edizioni puntoacapo, a cura di M. Ferrari, V. Guarracino, E. Spano), oltre che nell’iniziativa tutta siciliana di “POETI IN e DI SICILIA. Crestomazia di opere letterarie edite e inedite tra fine secolo e primi decenni del terzo millennio” (2018, ed. Prova d’Autore). Nel 2022 ha studiato poesia haiku e ha partecipato a una silloge collettiva intitolata “Haiku del Plenilunio” (patrocinata dalla Scuola di formazione Purnima Centro Yoga). Ha partecipato a diverse opere collettanee di saggistica con contributi critici, tra cui “Su Pietro Barcellona, ovvero Riverberi del meno” (2015) e, di recente, “Altro su Sciascia” (2019), “Col dire poesia”, “Addamo venti anni dopo” (2020), “Una rosa di venti. 20 ricordanze in omaggio a Rosa Balistreri nel trentennale della morte” (2021). Ha di recente curato gli atti del convegno “Ore in siciliano” e partecipato alla raccolta di racconti intitolata “Incontri” (entrambi in ed. Prova d’Autore). Dal 2014 ricopre la carica elettiva di presidente coordinatore del gruppo C.I.A.I. (Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane); dal 2015 è stata condirettore, con Mario Grasso, della rivista di rassegna letteraria on-line Lunarionuovo.